Una iniziativa che abbiamo proposto all’amministrazione comunale di Lonate Pozzolo già da alcuni anni è il recupero con restauro della rosa dei venti al campo della promessa. Continua a leggere Recupero e restauro della Rosa dei Venti
Autore: admin
XX Rievocazione Storica della Battaglia di Tornavento
Gemellaggio con “La spada nella rocca”
Bellinzona
23-24 Maggio 2016
Nell’ambito dell’evento organizzato dall’associazione di Bellinzona “La Spada nella Rocca” il 23\24 Maggio u.s., associazione che da diversi anni partecipa amichevolmente alla Rievocazione Storica della Battaglia di Tornavento, con cui abbiamo avuto già occasione di collaborare: “Il Cammino delle Comende” in occasione del 900 Anniversario, da Loro organizzato nell’agosto del 2013 nel loro passaggio a Tornavento una delle tappe, del persorso da Bellinzona a Genova Prè dove insiste ancora oggi un “Ostello” di proprietà dei Cavalieri Ospitalieri, nel ripercorrere appunto, le strade che i Cavalieri percorrevano ,per imbarcarsi per la Terra Santa dove si combatteva per la conquista di Gerusalemme.
Quest’anno, grazie anche alla seconda partecipazione del gruppo storico Tercio de Saboya di tornavento, che rammento Ci affianca nell’organizzare la Rievocazione storica di Tornavento, alla loro Rievocazione si è voluto unire in una cerimonia ufficiale le due Associazioni. Al sabato sera alla fine della Rievocazione, a margine del “banchetto dell’Imperatore” alla presenza di Bertoni Franco presidente dei Cavalieri, Macchi Massimo vicepresidente, Fornara Angelo Socio, Franchini Carlo Maria, “Cecco” Pedrelli, l’Imperatore Renato Dotta, l’Imperatrice Federica Grassi, si sono scambiati i diplomi con lo scambio dei doni.
Al termine uno spettacolo magnifico ad opera del gruppo JAMPA TAMPE’
LONATE POZZOLO, dove il volo è una promessa
Venerdì 9 Novembre 2012
Ex Monastero San Michele
Sala Ulisse Bosisio
Serata di prensentazione del libro di Alberto Grampa:
“LONATE POZZOLO…dove il volo è una Promessa”
Anni fa un altro libro: “Lonate Pozzolo… un tempo perduto” scritto da Ambrogio Milani, avente lo scopo di non perdere la memoria della faticosa, parsimoniosa ma onorevole esistenza che conducevano i nostri nonni , genitori , fra gli argomenti trattava anche le vicende legate al Campo della Promessa, prendendo lo spunto si realizzò un volumetto edito dal Comune di Lonate Pozzolo con l’associazione Clipper Amici dell’aviazione di Ferno, scritto a sei mani: Grampa, Apostolo e Sacchetti, altri storici aviatorii., ormai introvabile. “LONATE POZZOLO E L’AVIAZIONE”.
Sull’onda di interesse e curiosità della pubblicazione, con i dovuti permessi dell’Esercito, che aveva in carico il Campo adibito a esercitazione, si organizzò una visita, guidata da Milani Ambrogio per conto della biblioteca di Lonate Pozzolo,dove si poterono vedere gli ultimi reperti, ventilando l’idea di un suo futuro recupero.
In seguito a ciò, due ragazze laureande svilupparono una tesi di laurea dal titolo RECUPERO DI UNA EX AREA MILITARE NEL PARCO DEL TICINO. Supportate da Milani Ambrogio delegato dal Parco del Ticino,trattava l’argomento in tutta la sua ampiezza ed anche un progetto di recupero del sedime del Campo della Promessa.
Da questa visita, sorse il Comitato recupero Reperti Campo della Promessa, che si ripromise di recuperare tutto il possibile e sopratutto il cippo che fu posato in seguito alla visita del Vate Gabriele d’Annunzio, nel 1926, il quale lo rinominò Campo della promessa, e dettò l’epigrafe: AI MARTIRI INNOMINATI DELL’ALA INFRANTA, DOVE DALL’ETERNO SILENZIO FAN LA LORO GLORIA ETERNA”.
Recuperato e restaurato a cura dei Membri del Comitato fu riposizionato al Parco delle Rimembranze con una cerimonia molto partecipata e importante per la presenza di un picchetto d’onore dell’aeronautica, comandato dal Ten. Col. Michele Ciorra Comandante del 2° deposito dell’aeronautica di Gallarate, e il sorvolo di un idrovolante caproni 100 originale pilotato dal comandante Gerolamo Gavazzi, il rombo di quel vecchio motore lasciò nell’animo dei presenti una forte e indimenticabile emozione, con un annullo filatelico dell’avvenimento a sugellare l’avvenimento.
Devo dire che un altro cippo, da recuperare, è ancora all’interno del sedime, posato dagli “Aviatori della Brughiera”: i superstiti di un gruppo di piloti denominati “PICCHIATELLI” perché erano i piloti degli Stuka tedeschi, aerei da picchiate vertiginose, a ricordo dei compagni caduti.
Altro recupero fu il ritrovamento, la ricostruzione e la ricollocazione, sempre al parco delle Rimembranze del monumento al generale di Brigata Aerea Gianmario Beltrami, deceduto in seguito alla caduta col suo aereo, durante una esercitazione notturna, nei pressi del Campo con la partecipazione del figlio il prof. Beltrami , che per coincidenze fortunose, siamo riusciti a contattare e la cui presenza ha creato un momento di profonda commozione nei presenti, tanto che ha deciso di donare i cimeli del Padre, che dopo alterne vicende sono finalmente arrivati a Gallarate e esposti nel locale museo del 2° deposito dell’Aeronautica.
Anche in quella occasione sono stati stampate delle cartoline con annullo filatelico e che il Comitato Recupero Campo della Promessa ha deliberato di donare le copie rimaste ai Sostenitori che hanno aderito alla pubblicazione di questo libro.
Le due operazioni organizzate furono supportate dal Gruppo Alpini di Lonate Pozzolo, sempre disponibili e a loro onore bisogna sottolineare, in maniera disinteressata e quasi oscura.
Altri reperti, bombe da esercitazione, molti oggetti, recuperati pazientemente e anche costruzioni riportati alla luce, sono stati collocati e si possono vedere lungo la via Gaggio.
Col comandante De Salve Ria attuale presidente dell’associazione Clipper di Ferno, si è cercato di recuperare l’ultimo importante reperto ancora salvabile: La Rosa dei Venti.
Piazzuola di 35 metri di diametro, realizzata antecedentemente il “Ventennio”, dove venivano posizionati gli aerei per compensare al bussola, ancora oggi operazione incompiuta, ma non si perdono le speranze.
Durante questa serata, il nostro Sindaco Gelosa spronò Grampa a realizzare un libro più completo su tutto quanto è stato il Campo della Promessa.Alcuni spunti sono stati già stampati sul Tacuin da Lonà del 2009 ma finalmente questo è stato realizzato nella sua completezza oggi.
Dobbiamo ringraziare Alberto Grampa, per averCi regalato con questo volume, il piacere di ripercorrere la nostra Storia vissuta dai nostri genitori, nonni, amici e non, approvata o disapprovata, ma comunque reale da non dimenticare.
Mi piace ricordare questa frase:
UN POPOLO SENZA MEMORIA NON HA STORIA.
A dimostrazione che i progetti non nascono dal nulla e la loro realizzazione, sono frutto di perseveranza e convinzione negli ideali che ciascuno di Noi si prefigge, soprattutto quando si uniscono forze che operano con passione disinteressata, finalizzata solo al progetto.
Noi Cavalieri del Fiume Azzurro siamo orgogliosi di aver spronato e sostenuto questa pubblicazione, anche nella sua veste grafica, ma di questo dobbiamo ringraziare i privati, le associazioni e le Aziende che hanno aderito alla nostra richiesta di prenotazione.
L’amministrazione di Lonate Pozzolo nella persona dell’assessore Giancarlo Simontacchi e il suo staff nella collaborazione nell’organizzare questa serata.
Capitolo XX
22 Novembre 2015
1996-2015
Il ventesimo appuntamento annuale del Nostro Sodalizio!
Meritava un programma che sottolineasse l’importanza, senza sminuire i precedenti, invito a visitare il nostro sito.
Iniziato al centro di Lonate Pozzolo, con un corteo formato dalle Confraternite della F.I.C.E. intervenute al nostro appuntamento, percorrendo via Cavour, vicolo S.Michele. Arrivati alla porta d’ingresso dell’ex monastero S.Michele datata 1756, dove Ambrogio Milani ha fornito dettagliate notizie storiche su tale luogo sia sulla piazzetta antistante e sul portone, da Lui stesso riportate alla luce dopo decenni di abbandono. Continua a leggere Capitolo XX
XIX Edizione della Rievocazione storica della battaglia di Tornavento
27-28 GIUGNO 2015
IN COLLABORAZIONE CON:
Associazione Culturale Enogastronomica – CAVALIERI DEL FIUME AZZURRO
Gruppo Storico Culturale – TERCIO DE SABOYA
PROGRAMMA:
Sabato 27 ore 21,30 piazza Parravicino
Partita a scacchi viventi
Balli seicenteschi del gruppo ballo del Tercio Saboya
Duelli di cappa e spada
Domenica 28 Giugno ore 11,00 piazza Parravicino
Scaramuccia con assalto al villaggio
Picche spade, archibugi e cannoni
Pomeriggio ore 15,30
Vecchia Dogana Centro Parco del Ticino
Inizio Rievocazione
Sfilata dei Gruppi Storici
Gruppi di Cavalleria
Ricostruzione degli avvenimenti del 22 Giugno 1636
Con gran finale di cariche della cavalleria.
Sarà presente postazione di ricerche “ARALDICHE” del Sagittario
Ognuno potrà richiedere le origini Nobili della sua famiglia.
Punto di ristoro con postazione tutto il giorno sul campo.
Negozio con prodotti del Consorzio Produttori del Parco del Ticino
Parcheggio gratuito
Gli Organizzatori declinano ogni responsabilità per danni a persone, animali e cose che potranno verificarsi prima,durante e dopo tutte le manifestazioni
I “Cavalieri del Fiume Azzurro” Confraternita Culturale Enogastronomica e il Gruppo Storico culturale “Tercio de Saboya” con sede a Tornavento organizzano per
sabato 27 e domenica 28 Giugno p.v. la 19° edizione della
“RIEVOCAZIONE STORICA DELLA BATTAGLIA DI TORNAVENTO 1636”
Il programma allegato, ricostruisce sprazzi di vita seicentesca al sabato sera e alla domenica il fatto d’arme vero e proprio combattuto il 22 Giugno 1636 fra l’esercito franco-sabaudo comandato dal Duca Vittorio Amedeo I e da Duca Crequy Blanchefort de Canaples.
Questa Rievocazione Storica è l’unica della provincia di Varese di valenza storicamente accertata, e le Nostre Associazioni con il sostegno degli sponsors, amministrazione locale e patrocinio della Regione , Provincia di Varese siamo orgogliosi di portare alla conoscenza di un vasto pubblico anche dalla vicina Svizzera di Storia Locale.
Intitolazione di una via padre Vincenzo Soldavini
Presentazione libro a Padre Vincenzo Soldavini
“Farmacia intitolata a padre Vincenzo Soldavini”
“All’Apostolo del Guruè, padre Vincenzo Soldavini, la Comunità lonatese orgogliosamente memore, questo parco dedica 6 Aprile 2008”
La posa di questo cippo, nella piazzetta Sormani, a Lui intitolata, è stata effettuata il 6 Aprile 2008 alla presenza di autorità religiose, cittadine, del Vescovo emerito del Mozambico monsignor Tomè Makhwelika, battezzato e avviato al sacerdote proprio da padre Vincenzo.
Con la partecipazione dei Cavalieri del Fiume Azzurro, accompagnati da rappresentanti del gruppo storico Tercio de Saboya, che hanno voluto onorare la cerimonia.
Suggestiva e molto elegante il passaggio del corteo per le vie Lonate con al seguito una carrozza d’epoca con “ un tiro a quattro” del signor Martignoni.
Tale opera è stata ideata, perseguita, realizzata dagli allora presidenti dell’UNITRE Stefanina Mirata e dei Cavalieri del Fiume Azzurro Gianni de Tomasi.
Il sostegno della Nostra associazione è stato valido per la pubblicazione del libro “Padre Vincenzo, quarant’anni d’Africa” curato dal prof. Bertolli e arch. Jannello che hanno dettagliatamente illustrato la vita e le opere compiute dal nostro Concittadino in terra d’Africa in Mozambico, nella regione del Guruè.
Il ricavato della vendita e delle donazioni, consegnato al monsignor Tomè l’8 Ottobre 2009, in occasione della sua venuta a Lonate è stato destinato alla realizzazione di una farmacia nel “Villaggio della speranza per i bambini di strada” a Nanpula; questa iniziativa va ad aggiungersi alle altre 35 opere (scuole,asili,chiese,cappelle,progetti di assistenza e di solidarietà) realizzate da padre Vincenzo.
P.s.
Alcune copie del libro sono ancora a disposizione di chi fosse interessato. I Cavaliere del Fiume Azzurro sono pronti a raccogliere altre donazioni, il ricavato della vendita sarà destinato interamente al sostegno di iniziative sempre nel :
“Villaggio della speranza per i bambini di strada” a Nanpula; Auspicando che quanto fatto dia padre Vincenzo, non sia dimenticato”
Capitolo XIX
23 Novembre 2014
L’occasione presentava ben due aspetti Culturali molto significativi: la presentazione della stele in marmo di Candoglia, donataci dal“picass”Giorgio Bernaconi di Vegonno, in memoria della Battaglia di Tornavento e la consegna della targa celebrative della “Posa della Lapide alla Cà de la Camera” al dottor Marcello Menni, rappresentante della Veneranda Fabbrica del Duomo, che aspettava nei nostri armadi dal 4 Novembre 1998. Continua a leggere Capitolo XIX
XVIII Rievocazione Storica
FIDUCIA E SPERANZA
Due parole semplici ma significative. Ecco il senso di questa diciottesima edizione della“Rievocazione Storica della Battaglia di Tornavento di quest’anno, senza averle nell’animo, non avremmo potuto avere il coraggio di rischiare l’organizzazione. Fiducia e speranza nell’amicizia degli Sponsors e dell’amministrazione comunale. Fiducia e speranza nel sostegno insostituibile del Gruppo Storico “TERCIO DE SABOYA” Fiducia e speranza nel prossimo futuro, he cambi la fase negativa che ha caratterizzato questo periodo. iducia e speranza per non buttare lle ortiche tutto quanto fatto finora, nel cercare di imprimere nella mente delle persone, la tragicità ell’inutilità delleuerre, di qualsiasi tempo e luogo, nel portare lutti miserie. Auspichiamo che il rogramma sia gradito a quanti vorranno trascorrere due giornate all’insegna della Storia ratificandoCi dell’impegno appassionato che mettiamo ogni qualvolta andiamo a rappresentare questa Manifestazione. Sottolineiamo la veridicità dei fatti che sono accaduti, oltre ai luoghi oggetto della “battaglia” unendo anche una parte di divertimento: partita a scacchi e balli, ma sempre nella “presunzione” di rimanere il più possibile nell’epoca seicentesca. Questo è sempre tato il motivo di Noi Cavalieri del Fiume Azzurro, che ci ha sostenuto nell’organizzare la Rievocazione.
TERCIO DE SABOYA
Siamo orgogliosi di essere al fianco dei Cavalieri del Fiume Azzurro nell’organizzare la 18° edizione della “Rievocazione Storica della Battaglia di Torna vento 1636”. Siamo orgogliosi di ssere un gruppo storico che è nato su basi storiche reali : difatti il Tercio de Saboya il 22 Giugno 1636 era presente, insieme ad altri Terci, (reggimenti, n.d.a.) a questa battaglia. “RIMZ DE NFANTERIA MECANIZADA SABOYA n. 6, con sede a Badaioz Spagna è l’attuale nome del eggimento, con cui i Cavalieri del Fiume Azzurro nel 2001, hanno effettuato un gemellaggio, tramite il colonnello Coll con lo scambio delle rispettive insegne. (In copertina il crest del Saboya n. 6) Lonate Pozzolo, 15 marzo 2014 – Premio “Rosa d’Oro” Sig.ra Maria Luisa Cavestri ved. Barzaghi. Tornavento, 8 agosto 2013 – Incontro con “Spada nella Rocca” di Bellinzona.
Scarica la locandina dell’evento
Rievocazione Storica – Battaglia di tornavento
Navigliometro
Si vociferava, tra i vecchi della zona, lungo il Naviglio Vecchio di un antico segnale che serviva alla navigazione dei barconi che ben sapevano hanno navigato fino che non era stato costruito il tratto del Nuovo Naviglio, chiamato poi Canale Industriale con la costruzione della Centrale di Turbigo,.
Armati di pazienza , di picconi, zappe e badili, abbiamo sondato la riva sinistra nel tratto che ci avevano indicato e dopo alcune ore finalmente abbiamo individuato il sito, in territorio del Comune di Nosate.
Pulito il luogo dalle erbacce piante rovi etc, ecco finalmente le pietre di appoggio, la lastra con gli indicatori due addirittura: uno più antico l’altro meglio conservato sono in bronzo con le tacche inserite nella striscia una per una. Un capolavoro di artigianato.
Allargando e approfondendo lo scavo ecco tre mozziconi di passoni, pali che servivano a ormeggiare i barconi e proteggere l’approdo dagli eventuali urti.
Lo scopo dell’idrometro che Noi abbiamo rinominato Navigliometro, era quello di tenere sotto controllo il livello dell’acqua che non doveva superare una certa misura, penna l’allagamento di Milano e che di conseguenza con gli scaricatori si regolava l’altezza.
Come si può intuire uno strumento di fondamentale importanza.
Gemellaggio col 102° a Ghedi
A volte il destino sta già scritto, si tratta di andare a scoprirlo dove è riposto.
Abbiamo voluto inserire questa frase per spiegare questa piccola avventura:
dopo la presentazione del libro di Alberto Grampa “Lonate Pozzolo dove il volo è una promessa” leggendolo più attentamente abbiamo scoperto che un Gruppo di Aviatori “denominati “Picchiatelli” per il fatto che avevano in dotazione lo Stuka tedesco, famoso per le sue picchiate verticali era stato costituito nel 1942 proprio qui al Campo della Promessa di Lonate Pozzolo. Questo reparto era temuto per le sue incursioni in molteplici operazioni importanti. Continua a leggere Gemellaggio col 102° a Ghedi
Il Ticinometro
Altro strumento importante e indispensabile è l’idrometro che si trova sulla sponda sinistra del Ticino.
Il reperto risultava letteralmente scomparso dalla memoria dell’attuale generazione. Seguendo l’indicazione dei vecchi che si ricordavano del misuratore delle acque del Ticino, nel maggio del 2001, si iniziarono i lavori di movimentazione terra depositata dai soldati americani nel 1955, per una manovra sul Ticino.
Accompagnati dal barcaiolo Bonora risalendo il fiume abbiamo fotografato un pilone del Ponte di Oleggio dove si trova il misuratore attuale collocato nel 1889, anno della costruzione del ponte.
Ma a Noi interessava quello più antico che si trova dove prima della costruzione del ponte, c’era l’attracco del Porto Natante di Oleggio, erano due barconi affiancati dove tramite una fune chiamata “guida”assicurata alle due sponde, si faceva scorrere altre funi per il traino dei natanti.
Arrivati al punto indicatoci, abbiamo notato un pianoro, tra la fitta vegetazione fra cui si intravedevano alcuni lastroni di pietra. Anche qui con pazienza abbiamo ripulito l’area e piano piano è venuto alla luce il manufatto-capolavoro:un pezzo di arginatura del Ticino edificato alla fine del 1700, con delle grossissime soglie di marmo rosa di Baveno.
Lo scopo in questo caso è più venale: in base all’altezza che l’acqua raggiungeva c’era una tabella di pagamento per determinare il pagamento del pedaggio a persone, mezzi, merce animali etc, più alto era il livello più il costo aumentava, occorrendo più personale addetto all’attraversamento del fiume.
Un po’ di Storia sui Porti Natanti.
Questo in particolare era denominato Porto di Oleggio-Lonate Pozzolo, per il semplice motivo che l’attracco era situato sui due territori. Di norma di proprietà delle Comunità interessate essendo costruito con soldi delle stesse, ma poi era dato in affitto a chi vinceva l’asta indetta.
Era tenuto a tenerlo in efficienza, fune-guida barconi etc, tenendo a diposizione le persone occorrenti, non poteva trasbordare ne persone, animali , ne cose di notte. Se il livello delle acque raggiungeva una certa altezza interrompeva il servizio, essendo responsabile di danneggiamenti o danni a persone o peggio.
Cippo “Rainerio”
Si favoleggiava tra la gente del luogo di un cippo esistente forse già al tempo della dominazione spagnola, senza saperne esattamente l’ubicazione.
Dopo svariati approcci verbali, finalmente un barcaiolo del luogo ci indicò approssimativamente un punto del Naviglio in cui cercare.
Il luogo indicato era il 1° scaricatore. Quest’ultimo si trova all’inizio del Naviglio, dove fu oggetto di ricerca da parte di un gruppo di volontari entusiasti.
Gli scavi diedero il frutto sperato; ai loro occhi piano piano venne alla luce il reperto.
Una volta ripulito dalla terra che lo copriva da lunghissimo tempo, si presentò nella sua magnificenza: un blocco di marmo di Candoglia finemente rifinito sui quattro lati, sormontato da una cuspide.
Una volta ripulito dalla terra che lo copriva da lunghissimo tempo, si presentò nella sua magnificenza: un blocco di marmo di Candoglia finemente rifinito sui quattro lati, sormontato da una cuspide. Su uno di questi lati era visibile in bassorilievo la seguente dicitura:
“Sotto gli Auspici di Raineri
Arciduca Austriaco
Vicerè del Regno Lombardo Veneto
Costruito nell’Anno 1819″
Presumiamo che sia stato posizionato in quell’epoca dopo lavori di ristrutturazione dello Sperone che si possono notare, visitando il luogo.
Presentazione del libro “Libro Cristini”
Venerdì 27 Maggio 2011 nella sala Bosisio nel ex Monastero S.Michele a Lonate Pozzolo in collaborazione con il Tercio de Saboya Gruppo Storico Militare che ci supporta da vari anni nell’organizzazione sella Rievocazione storica della Battaglia di Tornavento e gli assessore alla Cultura ing. ,Giancarlo Simontacchi e l’assessore alle Attività Produttive e Commercio signor Antonio Patera. Abbiamo presentato il libro “La Battaglia di Tornavento” scritto da Luca Stefano Cristini, giornalista- storico presente alla serata, e Giuseppe Pogliani.
Cristini, con i suoi collaboratori : Mugnai, Pogliani, ha già pubblicato due importanti volumi sulla “Guerra dei Trent’Anni” 1618-1648, edito da “ISOMEDIA” dove ha raggruppato tutte le cronache, stampe, dei Personaggi, foto dei luoghi inerenti gli avvenimenti, che sono stati una tragedia per tutta l’Europa con conseguenze nefaste trascinate anche per decenni successivi.
La serata ha visto la partecipazione di un folto pubblico locale e non che ha ascoltato attentamente l’Autore Cristini nella sua esposizione dell’opera. Anche il Direttore del Parco del Ticino arch. Peia in rappresentanza del Presidente ha avuto parole di elogio per il volume.
Presente il professore Franco Bertolli , Cavaliere ad Honorem dell’Associazione,primo con Oltrona Visconti, ricercatore negli archivi arcivescovili di Milano e in altri, il quale ha dibattuto con l’Autore su quanto pubblicato.
Anche Ambrogio Milani, Cavaliere ad Honorem, ricercatore-storico.popolare, che tanto tempo ha dedicato anche alla scoperta di reperti che sono stati esposti in sala, il quale ha posto una domanda,: “dove sono stati sepolti i migliaia di morti che sono rimasti sul campo”, visto che le varie fonti , a parte i feriti francesi che sono stati portati a Oleggio, non menzionano nessun luogo. A parte la salma del Gambacorta che la leggenda tramandata, lo pone nella chiesa di S.Eugenio a Tornavento, ma non è stato accertato ancora.
La domanda è rimasta senza risposta da entrambi sia Cristini che Bertolli.
Il pregio di questa pubblicazione:
1- Descrive il contesto prima e dopo in cui è avvenuta questa Battaglia, dimostrando l’importanza di carattere nazionale e di tutta la Guerra dei Trent’Anni in Europa.
2- riporta fonti originali da parte francese così dettagliate con tanto di nomi di comandanti e reggimenti francesi, Oltrona Visconti che ne raccomandava la ricerca presso gli archivi francesi , ne sarebbe stato entusiasta.
2-Una importante fotografia del dipinto del Marescialle Charles de Crequì, mai pubblicata fino a ora.
4-la divulgazione. Questo libro fa parte di una collana di pubblicazioni anche in lingua inglese, che spaziano finora, dall’esercito romano a Re Artù , dai Cavalieri medioevali, alla guerra civile americana, dai primi eserciti regolari italiani ai Volontari della guerra Civile spagnola insomma una serie di argomenti rigorosamente storici in cui la “Nostra” Battaglia di Tornavento assume un’importanza che va oltre i termini cui finora era stata confinata.
Al termine i convenevoli di rito con il dono di copia alle autorità.
Scopritura della Nostra Piastrella sul Muretto di Alassio
Domenica 29 Settembre 2013
Da un’idea originale e simpatica dei Cavalieri di Adelasia: l’amico Ettore Arposio : posizionare in un spazio apposito del famoso “muretto” le piastrelle rappresentanti i loghi delle Confraternite Enogastronomiche aderenti alla F.I.C.E.
In occasione del loro Terzo Gran Capitolo, una Delegazione di Cavalieri ha partecipato all’avvenimento che con grande solennità a inaugurato”la piastrella”.
Accolti molto signorilmente dalla Presidente Anna Maria Bagliani, con una abbondante colazione all’hotel Aida dopo le presentazioni di rito e scambio dei doni, accompagnati dall’orchestra jazz-band di Lello Lagorio che sulle note ha fatto anche ballare qualcuno degli astanti, abbiamo sfilato per il famoso “budello” tra la curiosità dei turisti e residenti, accompagnati dal Sindaco e l’assessore della Provincia siamo giunti sul luogo dove abbiamo scoperto la Nostra.
Al rientro gran aperitivo e pranzo degno dei Cavalieri di Adelasia, a seguire musica e balli, saluti e scambio di appuntamenti futuri.
Un sentito ringraziamento alla presidente Anna Maria Bagliani, e all’amico Ettore per l’amicizia dimostrataci.
XV Rievocazione Storica della Battaglia di Tornavento
I Cavalieri del Fiume Azzurro – Confraternita Culturale Enogastronomica di Tornavento, con la collaborazione del Tercio de Saboya, Associazione Storico Culturale di Tornavento propongono la ormai consolidata annuale Rievocazione Storica della Battaglia di Tornavento, arrivata alla XV Edizione. Tale sinergia mette a disposizione un paniere di eventi legati alla cultura, alla tradizione culinaria e alla riscoperta di ciò che accadde quel 22 Giugno del 1636, dove i Tercios Spagnoli, Alemanni e Italiani contrastarono l’avanzata e gli attacchi delle truppe Franco Sabaude, per la difesa del Ducato di Milano.
Cliccate su questo link per il programma: Rievocazione
Presentazione libro “Le donne nel Risorgimento”
Presentazione del libro “Le Donne nel Risorgimento”
di Stefania Mirata e Alessandro Volpato
Nel quadro delle celebrazioni per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, I Cavalieri del Fiume Azzurro, Confraternita Culturale Enogastronomica di Lonate Pozzolo, sempre vicini alla valorizzazione della Storia, delle tradizioni e, della cultura nella loro più ampia accezione, plaudono la caparbietà, passione, entusiasmo per la ricerca storica della Sig.na Stefania Mirata, appartenente al nostro Sodalizio, impegnata in questa nuova avventura editoriale.
Questa pubblicazione è un prezioso contributo alla conoscenza di un periodo cruciale per la nascente Unità della Nazione, visto attraverso le vicissitudini delle Donne nel Risorgimento, che alla stregua dei personaggi maschili più celebri hanno scritto pagine fondamentali per la storia del Nostro Paese.
Questa serata, organizzata con la collaborazione degli Assessorati: alle Pari Opportunità signora Ausilio Angelino e della Cultura ing. Giancarlo Simontacchi, è stata organizzata per la presentazione del libro “Le Donne nel Risorgimento” ideato dalla signora Mirata Stefanina, Cavaliere del Fiume Azzurro, con Alessandro Volpato e la realizzazione grafica di Marco Cuccu, Cavaliere del Fiume Azzurro, in concomitanza con l’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
Pensiamo sia un doveroso omaggio al sacrificio di queste Donne, non conosciute dalla maggior parte degli Italiani, ma che hanno sostenuto in vari modi con coraggio l’operato dei loro uomini, fino anche l’estremo sacrificio della vita.
La signora Mirata sensibile alle problematiche sociali delle donne ha presenziato la serata, raccogliendo applausi appassionati da entrambi i sessi, a significare la valenza dell’opera.
Nascita della Protezioni Civile
serata illustrata
dall’ On. Giuseppe Zamberletti
Padre Fondatore
Nel quadro delle Celebrazioni per il 150° Anniversario della Proclamazione del Regno d’Italia (Unità d’Italia) i Cavalieri del Fiume Azzurro, con la collaborazione del Gruppo Intercomunale della Protezione Civile di Lonate Pozzolo e Ferno e dell’Assessorato alla Cultura di Lonate Pozzolo, hanno dato vita a una interessantissima serata che ha visto come protagonista l’Ill.mo On. Giuseppe Zamberletti, Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Padre Fondatore della Protezione Civile. Nella Sala “Ulisse Bosisio” del Monastero di San Michele di via Dante, l’Assessore Alla Cultura Ing. Giancarlo Simontacchi, Il Sig. Sindaco Rag. Piergiulio Gelosa, la Prof.ssa Stefania Mirata e il Sig. Franco Bertoni, Gran Maestro dei Cavalieri del Fiume Azzurro, Confraternita Culturale Enogastronomica di Tornavento hanno accolto l’On. Zamberletti alla presenza di un attento pubblico. Un minuto di silenzio è stato dedicato alle vittime della tragedia che ha colpito il Giappone negli scorsi giorni. Durante la serata è stato presentato “Se la Terra Trema” libro scritto dalla compianta giornalista Alma Pizzi, nel quale viene ripercorsa l’evoluzione della Protezione Civile, attraverso il racconto dall’Onorevole Zamberletti., edito da “IL SOLE “24 ORE”
Dopo una breve introduzione sulla sua straordinaria carriera, è stato incalzato dalle domande dell’Ing. Simontacchi, moderatore della serata. Un primo quesito esplicativo è stato quello su cosa fosse la Protezione Civile, al quale il grintosissimo Onorevole ha ricordato che il primo responsabile di quella che sarebbe diventata l’organizzazione interforze è stato nel lontano 1951 il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Raffaele Busacca, che il presidente Alcide De Gasperi nominò coordinatore delle operazioni di soccorso per l’alluvione nel Polesine. In quel momento furono gettate le basi della figura del commissario, anche se non era ben descritta in una normativa. Il terremoto del 6 Maggio 1976 sconquassò tre province del Friuli-Venezia Giulia interessando Udine, Osoppo, Gemona, facendosi sentire fino a Gorizia, causando un migliaio di vittime. Quella tragedia delineò la nomina di un commissario, portando all’improvvisazione della macchina della Protezione civile ad evento accaduto. Il 23 Novembre 1980 la terra dell’Irpinia si scosse, colpendo la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale, provocando tremila morti. Coloro i quali parteciparono alle operazioni di soccorso in queste due sciagure, come lo stesso Onorevole Zamberletti, posero all’attenzione della classe politica e all’opinione pubblica il quesito relativo alla Protezione civile, non come organizzazione che presiedesse il coordinamento dei soccorsi all’indomani di eventi calamitosi, bensì affrontasse le problematiche della previsione e della prevenzione delle catastrofi. Nel momento in cui le conseguenze non riescono ad essere evitate, le catastrofi evitabili sono quelle causate dall’operato dell’uomo; in questo caso la Protezione configura l’attività di soccorso. Lo scopo principale della Protezione civile è la coesione delle varie organizzazioni dello Stato o anche del privato sociale, come il volontariato, in qualità di membra di un sistema. Tale amalgama ha ingenerato frizioni e polemiche tra vari compartimenti del Ministero dell’Interno, come i Vigili del Fuoco, poco propensi a vedere parificate alcune loro peculiarità/specificità professionali con i componenti volontari della Protezione Civile. Il problema della Protezione Civile è di non diventare un’entità distaccata bensì lo Stato Maggiore Generale, come se fosse quello della Difesa, non come sola forza armata, ma come “cervello” delle forze in armi. Quindi la Protezione Civile deve sovraintendere tutte le amministrazioni dello Stato e non che si prefiggano di prevedere, prevenire e correre in aiuto. La marcia in più della Protezione Civile si basa nell’enfatizzazione del compito degli enti locali. Il Sindaco assolve il compito di Comandante in capo di ogni operazione a livello locale, annullando così il rischio di deresponsabilizzazione degli enti stessi. Alcuni componenti il pubblico presente in sala hanno esaltato l’interessamento dell’Onorevole Zamberletti alla causa lonatese, negli anni ’80, in cui la cittadina ha avuto grossi aiuti in termini di infrastrutture, portandola all’eccellenza in termini di qualità ed efficienza, utilizzando in un primo momento delle strutture poste nelle aree terremotate e successivamente utilizzate per venire incontro a realtà di disabilità sociale. La poliedricità della Protezione Civile è anche questa! La curiosità ingenerata dall’esperienza dell’Onorevole Zamberletti avrebbe fatto sì che la serata si sarebbe prodigata a lungo, ma l’ora tarda ha sancito il termine dell’intervento, con lo scambio degli omaggi tra i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, dei Cavalieri del Fiume Azzurro con il prestigioso ospite. La sorpresa da parte degli organizzatori è stata la mancata partecipazione da parte degli altri sodalizi “culturali” invitati alla serata, che hanno perso una ghiottissima occasione per conoscere una Pilastro Portante della Nostra Nazione, nel 150° della sua Nascita, vanto per l’Italia appunto, invidiato da tutto il mondo per la sua grande intuizione ed esempio.
Presentazione del Libro “Brandelli di Ricordi”
Prof. Tecla Massarotti Longoni
4 Novembre 2010
La serata è stata organizzata con la collaborazione dell’assessore alla Cultura Ing.Giancarlo Simontacchi grazie all’interessamento di Stefanina Mirata, amica e collega dell’Autrice.
La notorietà dell’autrice, nativa di Gallarate , ma trasferitasi con la famiglia a Pietravairano dal padre istruttore A.M. ai primi bombardamenti su Milano, il paese che ha subito come Montecassino la distruzione totale, ha fatto modo che in sala ci fosse un pubblico attento e interessato alla presentazione perché l’avvincente racconto di episodi vissuti in prima persona, hanno calato gli astanti nel clima che poteva avvolgere gli abitanti del paese sfollato di Pietravairano, vicinissimo a Montecassino.
Alla fine un caloroso applauso ha posto termine alla presentazione, ci riteniamo soddisfatti del Nostro impegno nel far conoscere parte della Storia , cosidetta minore, ma che per Noi ha più importanza perché porta a conoscenza vicende vissute sulla propria pelle.
Una Bimba nell’Inferno del Fronte di Cassino – Tecla Massarotti Longoni – Macchione Editore